Forse è meglio che quella lettera non sia mai arrivata.
Forse è meglio essere andati ad annoiarsi al mare.
Forse è meglio essersi sentiti dire che è ora di re-imparare il silenzio.
Forse è meglio mettersi ad aspettare la pioggia e annotare, nel frattempo, il piccolo, l’infimo e il particolare.
Forse è meglio fare l’elenco di tutte le cose che desidero dirle, quando sarà più grande.
Forse è meglio rimettere in moto la memoria, e ricominciare a studiare.
Forse è meglio continuare a non convincersi di un bel niente, e a lasciare sul muro il segnale “SCAVI APERTI”.
Forse è meglio restare qui, in sereno dispatrio, e tenere duro di testa e di parole, e insistere, insistere, insistere ad abitare l’acqua edificabile delle parole-mondo.
Forse è meglio non andarsene e difendere il diritto di rintanarsi, di non farsi trovare, di essere lasciati in pace.
Forse è meglio provare ancora il desiderio di scrivere, qualunque cosa questo possa significare.
Forse è meglio prendere la Settimana Enigmistica e rimettersi ad unire i puntini.
Ché tanto, morto un tutto, se ne fa un altro.
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