No.

Push, push down the earth
Feel my hand through your glove

Slump in the other door
Skin belongs to both

Point in perfect form
A puncture wound results.

*

Ho sempre troppo sonno per pensare, per pensare a te con tutti i tuoi volti, uno per ogni fetta di tempo in cui ti ho incontrato, e quindi sarà così: io non ti perdono. No. Non ti perdono per essere stato pericoloso e pericolante, per aver ceduto e spezzato, continuamente, le ossa già fin troppo fragili dei sorrisi di chi ti stava accanto. Troppo facile, troppo nobile, troppo spendibile. Non ti perdonerò per essere stato poeta e poi non aver saputo accarezzare le curve che avevi sotto le mani, per essere stato filosofo senza terra sotto i piedi, per aver detto noi delegando sempre io al prossimo (fa comodo quando noi è un altro, in effetti), per aver costretto i tuoi affetti a vivere in bilico, a camminare sul filo senza scampo di una linearità sospesa tra violenza e schizofrenia. Non ti perdonerò per essere stato di vetro ed esserti gettato tra braccia da badile, per aver trasformato il dolore in un abisso di bellezza, per aver mentito, e aver osato di parlare in nome di ragioni che non hai mai abbracciato. Hai lasciato il campo gridando che non era tua la colpa: era vero. Tua non era la colpa, ma la scelta. Anche – e soprattutto – per questo non ti perdonerò.

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11 Commenti a “No.”

  1. Francesca ha detto:

    “che con tutta probabilità pensano si attagli perfettamente a me” significava che credevo di aver capito di essere io la persona imposible, insegura, da mantenere lontana. Il fatto che abbia scritto “pensano si attagli perfettamente a me” implicava che io non credevo (o non avrei voluto) che si attagliasse a me.
    Ma magari ho stracapito di nuovo io e questo tuo “no” si riferisce a qualcun altro, non a me.

  2. Eus ha detto:

    Ehi ehi, ma c’è mica un pezzo che manca, qui? 🙂

  3. Fainberg ha detto:

    Scànzate Francesca, che qua c’è un’altra con la coda di paglia.
    Ehi, tu…dici a me? Eh? dici a me? 🙂

  4. Eus ha detto:

    Eh, vabbe’, ma che èèè? Mo’ quasi quasi inizio a preoccuparmi. Però tu me lo devi spiegare, il motivo per cui dovrei stare dicendo a te, Fainbe’! E no, eh! Mo’ spieghi, mo’! 😀

  5. Totentanz ha detto:

    Te l’ho detto, ogni volta che sei così criptica, almeno 20 persone credono che tu ce la stia avendo con loro personalmente 🙂
    Ci sono pure io, propongo a Francesca e Fainberg una class action.

  6. Eus ha detto:

    Ussignur. Ma… ma… allora. Potevo dopo tutto capire un dubbio di Fra (^__^), ma voi? Da quanto tempo non ci vediamo, io, tu, e la Fainberg? E soprattutto: abbiamo mai avuto il benché minimo diverbio cui queste parole possano riferirsi? Ma insomma, cosa avete fatto in tutti questi anni, che dieci righe senza soggetto vi inquietano così tanto? Forza, sputate il rospo. 😀 😀 😀

  7. Francesca ha detto:

    Niente class action, sono per l’inazione e per i commenti a me

  8. Francesca ha detto:

    tà, ma grazie per il pensiero (scanzaimi volentierissimo, comunque).

  9. Totentanz ha detto:

    Be’, insomma, non ti ho mai restituito il libro di Calvin e Hobbes. Comunque scherzo, ma sappi che per ogni invettiva criptica che viene lanciata su un blog o su un social network, ci sono almeno una quarantina di insicuri che danno per scontato che tu ce la stia avendo con loro.
    Ora però muoio di curiosità di sapere con chi ce l’hai co’ sto post.

  10. Eus ha detto:

    Ma scordatelo, diciamo anche. 🙂

  11. Totentanz ha detto:

    Uffa (commento con un certo lag).

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