Uno, due, tre, pianeti, dimensioni, voci, sensi, forse, perché, è, cos’è, un tordo qui sul tetto che canta con me. Se suggerisco una risposta, è quella che mi è stata suggerita e sconnetto, sconnetto, i segni dai sensi se scrivere è rimestare nel calderone dei sogni come sognare è rimestare in quello delle immagini. Cambio carica alla penna e il tempo scorre sereno. Che strano. Cosa c’è di strano nel sentirsi tranquilli, al mondo? Nel sogno fa freddo, annoto, annotta, soppeso la penna, nei capelli odore di petrolio e fuori due bestie che litigano, non si capisce se cani o gatti. Pensiero: la doccia adesso o dopo? E poi vorrei sapere. Non so cosa, ma vorrei proprio sapere.
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ha un ritmo fantastico, se posso dire.
francesca
Zum-pa-ppa, zum-pa-ppa, zum-pa-ppa-ppa’… siniora, permette questo giro? 🙂
Bella.
La danza di parole e tu.
E sia concesso, diamine!
:-))
Daniele
(Vedersi? Magari a G. non piove).
Ma dove non piove, dimmi tu. Forse in Slovenia. Avanzi una sgnapa, ‘cidenti a te. 🙂