Zia.
Non c’è grado di parentela a unirvi, ma per lei sei appena diventata: zia.
Di zeta, di i e di a. Prima e ultima lettera dell’alfabeto, e una di mezzo.
L’avevi taciuta, lei e l’attesa di lei, per l’ingestibile realtà del tuo legame con la madre da cui è venuta, sorella senza sangue comune che un generoso clinamen t’ha portato sulla Strada. Ma adesso si può dire, si può dirla ovunque, anche in un posto che non c’azzecca niente come questo.
E allora benvenuta, piccola Daria.
Il tuo nome promette: Bene.