Sud (di agosto, domenica e solleone)

Camminando su un prato di cenere, rompere un silenzio di quasi trent’anni e sollevare piccole volute grigie che incorniciano i piedi ad ogni passo: paf, crac, paf, paf, paf.  E il giorno dopo rimettere le stesse scarpe, chinarsi per allacciarle e sentirsi pungere il naso, a fiotti, dall’odore ancora intatto della menta selvatica.

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Un Commento a “Sud (di agosto, domenica e solleone)”

  1. Cloto ha detto:

    non ci crederai, ho scritto!!!

    miracolo!!!

    sei sempre la meraviglia!!!

    A

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