La mappa non è il territorio

direzione N —> E

° "Apri?", "ok", "oddiochiudi!"

° "Ciao ma’… siamo partiti…sì… da una mezz’ora scarsa, più o meno…"

° "… e lo sai a cosa servono le righe, sul segnavento?"

° "Pronto? Buongiorno, vorrei segnalare un incendio…"

° "…e il miele… e poi fanno ‘ste ciambelle di pane lievitato poco poco coi semi di anice dentro che venivamo a prendere il sabato al mercato…"

° "… sta in alto in alto, mi diceva il nonno, per questo si chiama così…"

° "Miii, e che càuro, oggi…"

° "Che dici, ci fermiamo a mangiare?"

° "Speriamo casomai che a Roma non c’è traffico…"

° "Ho mancato Colleferro!"

° "Oh, finisce che ce la caviamo con poco…"

° "Evvai!"

° "Mmmh, nuvole…"

° "Uah, ma magari piovesse un po’…"

° "Mi passeresti l’argent, por favor?"

° "Uh, che sonno… ci diamo il cambio?"

° "Roooonfff…. rooooonfffff…"

° "Uh? Eh?… ah… iaaaaahhh… oh, già qua, siamo?"

° "Rooooonfffff…. roooooonf….. rooooooooonf…."

° "Ehieeehi…", "… mpfff… eeeeh… npfh….", "eeehi… su, sveglia, siamo a Resina…", "mmmh, e che è, ce vulimm’ vénnere ‘o cappotto viecchio*…?"

° "Merendaaaaaa!"

° "AH!"

° "If I can only reach youuuuu… If can make you smiiiiiile… If I can ooooonly reach you, that would realy be a BREAKTHRU!"

° "Vorrei farti notare che questo è almeno il quarto San Vittore che incontriamo in un mese", "e si vede che sarà gettonato, che ne so…"

° "No, ma tu hai capito? Guarda, ma se lo fa un’altra volta, gli… gli… gli seco le cosce!"

° "Oh, abbiccànn’ l’autostrada…"

° "No… non mi dire che quella è coda…", "eeeh, no… cioè sì, lo è" – TUD! (craniata su volante)

° "AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!" (in coro, dopo due ore di coda)

° "Iaaaaaaauuuuuuaaaah!", "sonno?", "no, oggi no…", "ah, mi sembrava di aver sentito due ganasce scollarsi…"

° "Non facciamo schersi, ah!"

° "Eh… eh, sì… dove siamo adesso, dici? Aspe’…", "siamo al Foro Boario!" (ride), "… eh, siamo a Foro Boa… a Boara, mamma, BOARA!" (ridono, al telefono e in auto)

° "Uh, guarda, qua ha piovuto…"

° "Eccolo!"

° "….."

° "Uh…"

° "Siamo tornati ai Ponti Rossi, eh…"

° "…."

° "…." (tremano)

° "Liscia!"

° "Par vardar dentro i cieli sereni, / là sù sconti da nuvoli neri, / gò lassà le me vali e i me orti, / par andar su le cime dei monti./ Son rivà su le cime dei monti, / gò vardà dentro i cieli sereni, / vedarò le me vali e i me orti, / là zò sconti da nuvoli neeeeeeri?"

° "Ooooh, guarda…"

° "Dove le tre province si incontrano…"

° "Aaaah, che fresco…"

° "Sì.. sì sì, arrivati… ciao, eh, a domani"

° "…." (sorridono)

* Resina: grande mercato dell’usato di Ercolano (Napoli) nato durante la Seconda Guerra Mondiale, quando si smerciavano oggetti e vestiti trafugati ai convogli americani. Ancora oggi in piena attività.

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5 Commenti a “La mappa non è il territorio”

  1. cometacaduta ha detto:

    …quel pino in miezz’ all’autostrada…

  2. cometacaduta ha detto:

    …uh!?

    Niente corsivo. Pazienza.

    …ne approfitto per aggiungerci un occhiolino che avevo perso per strada. Ce ne era tanta, d’altra parte…

  3. keroppa ha detto:

    😀

    E cosa ti dice, quel pino, cosa ti dice?

    (minuscola confessione: pensavo a te, per questa geografia scema)

  4. cometacaduta ha detto:

    …le risate di me e mia sorella quando ogni estate lo ritrovavamo. E soprattutto la voglia di ritrovarlo.

    …e, ah, :-)))

    Ti confesso che anch’io, da quando ho letto il titolo del post ho pensato a alcune nostre chiacchiere.

    //Passo ora, stanco stanco, dopo una settimana di amiche ucraine portate in giro qua e là per l’Italia. Fra rami intrecciati. Territorio. Poca carta.

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