Del sogno del senso del dono.


Al disprincipio era il verbo.
Solo dopo è che venne il delirio del verbo.
Il delirio del verbo stava nell’inizio, là dove il
bambino dice: Io ascolto il colore degli uccellini.
Il bambino non sa che il verbo ascoltare non funziona
per il colore, ma per il suono.
Allora se il bambino cambia la funzione di un verbo,
delira. E dunque.
In poesia che è voce di poeta, che è la voce del fare
nascite –
Il verbo deve delirare.

*

No descomeço era o verbo.
Só depois é que veio o delírio do verbo.
O delírio do verbo estava no começo, lá onde a
criança diz: Eu escuto a cor dos passarinhos.
A criança não sabe que o verbo escutar não funciona
para cor, mas para som.
Então se a criança muda a função de um verbo, ele
delira. E pois.
Em poesia que é voz de poeta, que é a voz de fazer
nascimentos –
O verbo tem que pegar delírio.

[Manoel de Barros, O livro das ignorãças, 1993, nella traduzione di E. Sanches]

(grazie, Damen)

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4 Commenti a “Del sogno del senso del dono.”

  1. alex321 ha detto:

    Che è successo al post sulle telefonate al 1515?

  2. keroppa ha detto:

    Chiama la Forestale, è andato in fumo anche quello! :-O

  3. Dichtung ha detto:

    🙂 all’altra ci lavoro appena posso, eh. Sono lenta, ma non mi dimentico.

    (immagino sia ancora in viaggio sul tavolo da biliardo. faccia un fischio se finisce in una buca, che la rimetto io, con estrema cura, sul vellutino verde)

  4. keroppa ha detto:

    Tonf! Prima sponda del tavolo da bliardo Italia raggiunta. Fin qui niente buche, però mi si sono sfondate le scarpe. Mo’ preparò il caffè. 🙂

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