> e’ una cos strana "non conoscere una persona" e elggere di quello che scrive…
> vero
> tipico di questi tempi
> 🙂
> succede di conoscere moltoe cose di una persona
> e alla fine quello che ci manca di lei è solo la voce
> 🙂
> c’abbiamo tutti i pezzi, parole, pensieri, immagini
> e alla fine ci manca solo la colla che li tiene insieme
> 🙂
> la voce
> mah
> 🙂
> 🙂
…ma la perversione blogosferica che adoro di più è conoscere tutti i pezzi, parole, pensieri, immagini di questa persona senza che questa abbia la minima idea della mia esistenza 🙂
Totentanz
l’interlocutore è senza dubbio distattile.
la voce non è un appendiabiti al quale attacchi le parole…le parole…sono così limitate, “non vedono”, scrisse un poeta, sono cieche…le parole sono briciole di cui ci si nutre, credendo che siano pane
Tòtano: e non avevo dubbi. Ma tu sei tu. Piuttosto: muoviti a riaprire il tuo, di puzzle, non ne posso più di quel link lì sotto che punta in Giappone… 😛
Calave’: sono ammirata… lei riesce a distinguere un interlocutore dall’altro? Io no.
Utenteanonimo: così dice il poeta. Eppure.
Totentanz: dicasi, altrimenti, guardone 🙂
Mmmmh… c’è chi usa il blog per fare spazio, c’è chi lo usa per creare distanza. Mmmmmh…. mmmmh….mmmmhhh.
[Tòtano: sient’, ccà fa fridd’, mi serve un pullastro per il brodo. Ce la diamo una mossa?]
Eh?
Niente, Fainbe’, niente.
Ah.
(Chiamatemi laconica, sarò la vostra pirla)
(ma io non ho capito a quale delle due frasi hai detto eh?, ora che ci penso…)
A questa:
Mmmmh… c’è chi usa il blog per fare spazio, c’è chi lo usa per creare distanza. Mmmmmh…. mmmmh….mmmmhhh.
Mi perplimeva soprattutto l’uso allegro della nasale.
[Mmmmh è il rumore di un cervello bovino che si mette in moto, pardon, l’attrezzatura in dotazione è quella]
Mmmmh, vuoi che tenti di spiegarmi? 🙂