Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane,
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote
ma doppiate.
(…)
Torre di controllo aiuto, sto finendo l’aria dentro al serbatoio.
(…)
Vuoti di memoria, non c’è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia,
piccolissimo particolare – ti ho perduto senza cattiveria.
Màngiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l’aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace.
Libero com’ero stato ieri
ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori.
[Samuele Bersani, Giudizi Universali, 1997]
Tag: eus voci, infralogie
mi hai messo in testa questa canzone ;)…mi piace tanto…è una poesia ma ora mi spieghi come faccio a far compilare i finanziamenti telefonici ai clt fino alle 20,30 visto che la mente canta???
E’ sempre bello e caro leggerti
Anto
E tu per mezz’ora non farli compilare, i finanziamenti telefonici, ai clt! 🙂
E’ sempre bello e caro per me ritrovarti qui, Anto. Sta’ bene, e buona estate.
adoro questo pezzo. parole molto dense, ricche di significato. bella l’associazione con le tue foto, che tornerò a rivedere con calma. un saluto.
Cara, il trovarmi qui è bello…sei preziosa…non è un falso complimento…o adulazione…lo penso davvero…
Mercì pour tous (il francese mi abbandona, come la laurea…avrò scritto bene?)…
Notte dolce
Anto