a causa di un incidente che ha provocato una distorsione della lavandaia.
Pensavo di assumere un amanuense-dattilografo per le prossime tre settimane, ma la vedo dura. Tento allora di imparare a scrivere con la sinistra, ed ecco che compaiono tra gli appunti per la tesi – una… lettera… alla… volta – fogli vergati da un bradipo. Uhm.
Sono soddisfazioni, in tempi in cui la parola liscivia fa venire in mente – al massimo – un vizio capitale.
Tag: idioma o idiozia, post-it
la cosa incredibile è che te la sei procurata facendo il bucato in lavatrice.
Ma che dice? Lavo tutti i giorni i panni nel Noncello, io…
ecco da dove veniva la schiuma…
Uhm, la liscivia non inquina mica. Ma come hai fatto, tu, a vederla da lì? 😉
Scusa cagate, ma sei il bambino dell’ultimo post di Calavera?
(Coraggio, signorina Eus, lei può tutto, anche imparare a scrivere col piede destro)
Se a sinistra della spina dorsale c’ho un bradipo, a destra non può esserci che una bufala. Non oso pensare a sperimentare con gli atri inferiori. La fai facile tu, cavalletta e corazziere.
Per dire, oggi m’hanno montato un tutore mano-polso-pollice tutto blu e bordato giallo evidenziatore, marca New Edge scritta da tutte le parti. Sembro Wolverine, sembro.
lo sapevo che fare tutti quei chilometri in biciclettina, col freno tirato per la poca dimestichezza col pedale, avrebbe avuto spiacevoli ripercussioni.
Profetico fu il biciclettaro semmai, quando parlò di soferénsa.
Credevo anch’io, sa, che la biciclettina avesse fatto la sua parte… e invece no. Innocente, è.
Ad ogni modo la sua fiducia mi commuove.
eus:
ho buon occhio, ho buon occhio…e soprattutto avverto le repentine mutazioni dell’indice di ioni idrogeno 🙂
ma una memoria del cazzo…
(vedi telefono che non so dove sia)
Fainberg:
no, direi di no 🙂
sono abbastanza grosso, alto e barbuto per non essere scambiato per un fanciullo, inoltre so pronunciare correttamente anche la parola “erpetologo”, “tetrodotossina” e “perclorato”.
nonostante questo mi si intrecciano regolarmente le dita mentre scrivo.