Al confine con le pesanti nuvole basse i gabbiani prillano irrequieti, e le rondini stridono disegnando linee spezzate nella fredda luce dell’eclisse. Dai tetti delle case di tufo arriva a fiotti, leggero, pungente, il profumo dei carciofi arrostiti.
Tag: 81020 la strada, sguardi
i pnumatici della biciclettina si sgonfiano, tremebondi.
Già. E Zorba il geco raggiunge i dieci chilometri orari, scappando dal bagno alla cucina.
Si dice prillano, sì? Non lo sapevo.
Olà, siorìna Fainbèrg!
Be’, prillare dicesi soprattutto di trottola che gira. Insomma, per dar l’idea.