– "… e quanti anni hai fatto?"
– "Ventisette"
– "EH? VE-NTI-SE-TTE?"
– "Sì sì"
– "…" (si guarda le dita, comincia a contare)
– "…"
– "Io ne ho sei"
– "Eh"
– "Ci stanno, sulle dita che ho"
– "Eh"
– "Ma ventisette no"
– "Eh"
– "Mi ci vogliono… quattro… no, cinque… no, aspetta, SEI mani per arrivare a ventisette!"
– "Sì, brava"
– "…" (strabuzza gli occhi)
– "Che c’è, Sara?"
– "MA SONO TANTISSIMI!"
– "Be’, ma mica tanto…"
– "Eh… sei – no? – è pure una parola corta. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci. Sono parole corte…"
– "Sì. E quindi?"
– "Eh, ma VE-NTI-SE-TTE… è lunga!"
– "E allo’?"
– "…"
– "…"
– "Ma…?"
– "Cosa?"
– "… allora sei grande, forse"
– "Be’, può essere"
– "Uhm… però non sei vecchia"
– "Boh. Penso di no. Non ancora, almeno"
– "Nemmeno un po’?"
– "Mah… ma dai, no, non credo proprio…"
– "E perché mi servono SEI MANI, allora?"
la dea kalì, ci vuole.
Eh, c’avevo pure pensato, ma ha solo sei anni ed ero un po’ in dubbio su quali parole usare per chiedere alla sua mamma se potevo farle vedere una tizia con tante braccia che porta una collana di teschi e una gonna di braccia umane (tralasciando il dettaglio della lingua e alcuni altri, casomai)… alla fine ho desistito: tanto, dopo questo episodio, l’immagine se l’è creata da sé.
sei stata fortunata, cmq. pensa se, dopo il tuo post intenso e dolce, avesse minato la tua integrità psico-fisica accennando ai capelli bianchi.
Verissimo. Lì proprio non avrei saputo come venirne a capo: immagino che se le avessi detto che i capelli bianchi ce li ho da quando avevo diciassette anni, mi avrebbe risposto che allora sono vecchia da quando avevo diciassette anni.
Meno male che la piccola non è ancora abbastanza alta per accorgersene, va’…
🙂
che tenera! 🙂
per tua fortuna la creatura tra 4 anni saprà già tutto sui pc :))
Vecchiaia misurata con le mani 🙂
Come si fa a non adorare i bambini? 🙂