[We’re born into silence, then let it all be…
Lift your anchor then just float astray.
Born into silence, then let it all be…
Fortune in silence…]
Uno stenditoio affollato da un bucato (anzi, due) che non si asciuga. La caldaia che fa i capricci. Un caffè caldo, un piumone, un’incessante, finissima pioggerella che mi dicono va avanti da ieri, e i colori di un autunno che nel luogo da cui sono partita, dove il verde e la luce non hanno ancora iniziato a spegnersi, ha fatto soltanto finta di arrivare. Un balcone, piccolo piccolo. E poi giallo, decine di marroni diversi, e nuvole tanto basse che le montagne a ovest nemmeno si intuiscono. Le cimici.
Solo ieri sera ho rimesso piede qui, e questo è quel che ho trovato.
Il freddo. Le strade. I rumori. Le voci. I silenzi.
[Here we are – that’s what it’s all about.]
Che sollievo.
[G. Hayes, da El Cielo, 2002]